| Atzori rabbioso processa la Samp
"Qui ognuno gioca per conto suo" Autocritica e un avvertimento: "Mai più partite così"
EMPOLI - In una città chiusa per ferie, centro disabitato a metà pomeriggio e tutti i negozi chiusi, in ferie si mette anche la Sampdoria, abilissima come l'anno scorso a buttarsi via, a disunirsi dopo le prime difficoltà, a squagliarsi una volta passata in svantaggio, a regalare all'Empoli una meritatissima qualificazione. I toscani esultano, probabilmente ora si godranno un derby contro la Fiorentina nel prossimo turno di Coppa Italia. La Samp invece si dispera, e più dei giocatori, si rammaricano i soliti commoventi tifosi, che anche ad Empoli hanno seguito i propri beniamini in più di 500.
Quella dei blucerchiati fragili psicologicamente, discreti nel primo tempo, molto più brutti nella ripresa, dopo che il vecchio Buscè ha firmato l'uno a zero e ancora peggio dopo che Tavano su rigore ha siglato il definitivo due a uno (nel mezzo c'era stato l'illusorio pareggio di Pozzi, ex rimpianto e contestato), è ormai storia vecchia, spesso è stata costante nel disgraziato anno passato, solo che stavolta non c'è un allenatore disposto a subire passivamente questo difetto.
Altre volte, parlando di "fantasmi del passato" da eliminare, Atzori si era arrabbiato, ma dopo questa gara pare più adirato che mai. Non gli è andata giù l'eliminazione, "ma soprattutto - precisa - il modo in cui è arrivata". Generosamente si assume tutte le colpe: "Perché siccome è da un mese che parlo di questa lacuna e non riesco ad eliminarla, evidentemente la responsabilità è mia. Con l'Alessandria avevo riscontrato questa mancanza; ad Empoli abbiamo fatto ancora peggio, c'è qualcosa che non va, in una settimana non sono riuscito a lavorare con efficacia sulle loro teste. Ci riproverò, è chiaro: è necessaria un'opera certosina sulla mentalità di ognuno. L'errore nel calcio ci sta, capiterà tante volte, non ci si può disunire come è accaduto qui nella ripresa, né tantomeno cominciare a giocare una propria partita personale. Ognuno si mette a giocare per conto proprio, questo non è accettabile. Con l'Alessandria eravamo andati bene per 45 minuti, avevo chiesto 60 minuti, ne sono arrivati trenta. Questo significa che c'è stato un passo indietro e da allenatore non posso essere contento".
Si prende addosso la croce, anche se viene il dubbio, conoscendo molti giocatori, parte integrante dello sciagurato gruppo dell'anno scorso, che non sia lui a non farsi capire, ma lo spogliatoio a non recepirlo. Fatto sta che a pochi giorni dall'inizio del campionato, la preoccupazione è palpabile: "Siamo la Sampdoria - prosegue Atzori - una squadra costruita per vincere, questo però va dimostrato sul campo e finora non ci siamo mai riusciti. Anche qui ci ha seguito tanta gente, non possiamo continuare a dare botte in testa alla loro passione. Dovrò lavorare sul piano psicologico, ma mi aspetto al più presto una reazione. Non voglio mai più vedere sconfitte così".
Empoli dovrà servire di lezione. Lo sostiene anche il direttore tecnico Sensibile, più pacato di Atzori, ma anche lui non soddisfatto: "Volevamo andare avanti, siamo delusi. Questa è la B, dobbiamo impararlo subito. Mi auguro che questa sconfitta sia un grande bagno d'umiltà". La Samp infatti ha avuto più possesso di palla, ma quasi mai si è resa pericolosa, a parte un palo di Koman, un salvataggio su Sammarco e la rete di Pozzi. L'Empoli ha corso di più, ha segnato due reti e ha preso altrettanti pali. Alla fine i toscani erano raggianti. Per i blucerchiati la solita uscita a testa bassa. Per un 2011 che sembra non voler mai arrestare la sua maledizione.
La repubblica
Io sono blucerchiata dentro e fuori, e mai e poi mai smetterò di esserlo........ Però.... Certo, se i "signorini milionari" volessero fare un weekend in qualche miniera per capire cosa vuol dire sputare sangue e sudore............. per 1000 euro al mese... forse.... Altro che Porsche, Mercedes e BMV parcheggiate in bella vista....
Cmq, mister, fai bene a "cazziarli" per dritto e per traverso!!!!!! Io sono con te
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