Stadio nuovo Sampdoria (8 Settembre 2008)

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view post Posted on 8/9/2008, 22:33     +1   -1

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Stadio nuovo Sampdoria (8 Settembre 2008)

continuo questa discussione da queste 6 già aperte in passato:
Video progetto nuovo stadio

SE un giorno si facesse lo stadio

La prima foto del nuovo stadio per la Sampdoria a Sestri Ponente

Garrone: «Il mio stadio è più vicino»

Nuovo stadio

Polivalente, verde e remunerativo, è il momento dello stadio di club

Garrone, ultimatum per lo stadio

..dicevo, riapro questo dibattito perchè ci sono delle novità in questi giorni, eccole qui:

CITAZIONE
‘Real estate’ alla genovese La famiglia Garrone e la città dello sport




MASSIMO MINELLA




Trecento milioni di investimento, 1.150 posti di lavoro. Sono i numeri più significativi del progetto della cittadella dello sport che dovrebbe sorgere a Sestri Ponente.
Il progetto è firmato dalla "Forum Liguria srl", di proprietà del fondo di investimento olandese Forum Invest e partecipata dalla San Quirico, finanziaria della famiglia Garrone. A fianco dello stadio, un centro commerciale, una nuova viabilità, parcheggi per la città e l’aeroporto.

Coi furbetti ce l’ha a morte. «Perché hanno rovinato l’immagine di chi fa questo lavoro onestamente e invece appena uno pronuncia la parola "immobiliare", tutti a storcere il naso». Lui è Mario Giacomazzi, 48 anni, 130 milioni di fatturato aggregato e una sessantina di dipendenti impegnati nel gruppo "Giacomazzi Real Estate", attivo nella consulenza e nella gestione di patrimoni immobiliari. Una realtà nata a Genova dal nulla venticinque anni fa, e oggi divisa fra le sedi di Roma, Milano e Napoli, oltre ovviamente al quartier generale genovese, nella nuova Torre San Vincenzo, il vecchio "grattacielo Sip", la cui acquisizione e gestione è stata curata dallo stesso Giacomazzi.
Ora, dal quattordicesimo piano della Torre, con una strepitosa vista sulla città e il suo porto, Mario Giacomazzi mette a punto le prossime sfide di un gruppo strutturato come una sorta di fondo o, se si preferisce, di "salotto buono" dove al suo interno, nella holding che controlla i business operativi, siedono alcuni fra i nomi più significativi della borghesia genovese, Garrone, Mondini, Orsero, Sutter, Parodi.
Al vertice della struttura genovese, infatti, c’è la "FsiFinanza Sviluppo Immobiliare" a cui fa capo la società operativa immobiliare. Per ogni operazione, poi, vengono costituite delle societàveicolo incaricate di seguire in ogni dettaglio il singolo progetto, coprendo l’intera filiera.
«Siamo un’industria immobiliare a tutto tondo, con esclusione del settore delle costruzioni edili — spiega Mario Giacomazzi — iniziamo dall’analisi di mercato per proseguire poi con la due diligence, gli studi di fattibilità, la gestione integrata dei processi di valorizzazione fino al finanziamento del prodotto e alla vendita immobiliare, con un particolare riferimento ai patrimoni pubblici e privati». Niente più "retail", da qualche anno a questa parte. Meglio concentrarsi su consulenza e gestione. «Non rinnego nulla del mio passato, ma oggi abbiamo strutturato il gruppo in questo modo e stiamo ottenendo dei risultati eccellenti», aggiunge Giacomazzi, nel business immobiliare fin da giovanissimo, quando dopo la scomparsa del padre iniziò a lavorare, senza abbandonare gli studi. Presa la laurea in Giurisprudenza, Giacomazzi ha continuato a seguire la strada del mattone e, un passo dopo l’altro, ha condotto il suo gruppo a competere con i colossi del settore. Nel suo ufficio, a fianco di una struttura in vetro e acciaio che sembrerebbe ospitare bibite e merendine e invece conserva alla temperatura ideale gli amati sigari cubani, l’imprenditore riassume su un foglio bianco le sue sfide imprenditoriali.
L’ultimo colpo è stato firmato un attimo prima della pausa estiva, alla fine di luglio. Fsi, tramite la controllata Area Mestre, ha rilevato a Roma dalla Fata Assicurazione Danni (gruppo Generali) un lotto di tre edifici (271 abitazioni, 15 locali commerciali, 2 magazzini per una superficie di poco meno di ventimila metri quadri) con un investimento di 43 milioni di euro. Ma altrettante operazioni di peso sono state definite nell’ultimo biennio, con interventi nel quartiere più esclusivo di Genova, quello di Albaro, ma anche sulla Riviera Ligure, a Zoagli. Nel futuro, poi, ci sono i grandi progetti di sviluppo di Genova, la nuova torre nella zona di Campi, dove un tempo c’erano le vecchie fabbriche della città industriale e oggi ci sono uffici e servizi commerciali, e la cittadella dello sport a Sestri Ponente, nata da un’idea del principale azionista del gruppo petrolifero Erg e presidente della Sampdoria, Riccardo Garrone, centrata sul nuovo stadio di calcio, fra l’aeroporto e il mare. Per l’operazione è stata costituita una società, la Forum Liguria, che fa capo al fondo di investimenti olandese Forum Invest, in cui è presente anche la finanziaria della famiglia Garrone, la San Quirico, principale azionista della Erg. Giacomazzi è l’advisor del progetto, del valore di circa 300 milioni di euro.
«Parlare dello stadio è francamente riduttivo — spiega Giacomazzi — Siamo di fronte a una vera e propria cittadella in cui lo sport si unisce ai servizi offerti alla città. Ci saranno spazi per lo shopping, una viabilità dedicata, aree per nuovi parcheggi su tre livelli che serviranno anche all’aeroporto. Il confronto con le istituzioni è aperto, così come quello con partner importanti, come il gruppo Finmeccanica, per quanto riguarda gli aspetti legati alla sicurezza».
Di particolare spessore anche l’altra operazione per cui il gruppo è già attivo, vale a dire la realizzazione della "Torre Campi", un edificio direzionale e commerciale che va a completare il comparto produttivo nato dopo la bonifica dell’area industriale. Si tratta di una struttura di quattordici piani, con 140 posti, per un valore complessivo di 35 milioni di euro.

che ne pensate?? :35.gif: :35.gif:

Edited by GarrONE!!! - 1/8/2009, 09:22
 
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Lexoto
view post Posted on 9/9/2008, 08:02     +1   -1




Sarebbe ora. Avremmo nuove entrate e maggior visibilità internazionale!
 
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IL DORIANO
view post Posted on 9/9/2008, 12:48     +1   -1




Tanti bei propositi e progetto su carta eccellente.
Il confronto con le istituzioni è il lato dolente. Sono ormai un paio d'anni che se ne parla e nulla si è mosso. E non credo proprio che dietro questo immobilismo di facciata ci sia una fervente attività. Credo proprio che sia tutto fermo. Siamo a Genova e a Genova è tutto più difficile.
Il capitalismo è sempre stato frenato da problemi politici. I privati con grandi iniziative son sempre stati stoppati o facendo loro incontrare insormontabili difficoltà si sono poi indirizzati altrove.
A Torino, tanto per fare un esempio, oltre ad aver fatto uno stadio nuovo da poco, L'Olimpico di Torino, hanno già deciso e sono già partiti con i lavori per la nuova megastruttura che verrà realizzata sulle ceneri del Delle Alpi. Un progetto simile a quello di Garrone, una specie di cittadella della Juve con negozi e tutto il resto. Il progetto sarà realizzato entro il 2010.
A Genova, invece, tante belle interviste, innumerevoli chiacchiere, tanti sogni e illusioni da parte di noi doriani e poi basta.
Sarò disilluso è vero ma mi sembra tutto molto lontano. Non voglio fare Cassandra. Spero di sbagliarmi ma......
 
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Lexoto
view post Posted on 9/9/2008, 13:52     +1   -1




L'Italia è questa. Siamo un paese vecchio con mentalità vecchia. Se in Europa abbiamo gli stadi + vecchi qualcosa vorrà pur dire no?
Il problema è che se non si elimina questa mentalità in europa le squadre italiane saranno sempre meno potenti, infatti i giocatori migliori vanno all'estero, Inghilterra e Germania e Spagna, dove ogni squadra ha entrate superiori a quelle italiane. Ogni squadra fa acquisti importanti ogni anno e anche se a volte spesi male i soldi ci sono, e questo in ogni modo significa una maggiore competitività del campionato, cosa che in italia non c'è!
 
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Pesk
view post Posted on 9/9/2008, 16:57     +1   -1




Io faccio un discorso generale.

In Italia andrebbero rifatti il 90% degli stadi. Quelli che abbiamo sono obsoleti e privi di servizi.

Lo stadio nuovo che si dovrebbe fare a Genova sarebbe importantissimo per la nostra società. Ma ovviamente nel nostro Paese, dobbiamo fare i conti anche con la politica e la burocrazia.

Speriamo bene
 
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Sampdorian
view post Posted on 9/9/2008, 22:09     +1   -1




Ragazzi, per quel che possiamo spingiamo anche noi
 
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SCHUMINATOR
view post Posted on 10/9/2008, 11:39     +1   -1




secondo me nn si farà mai
 
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Pesk
view post Posted on 10/9/2008, 16:56     +1   -1




CITAZIONE (SCHUMINATOR @ 10/9/2008, 12:39)
secondo me nn si farà mai

Secondo me, il progetto incontrerà molti ostacoli. Per me non è impossibile, però obiettivamente è molto ma molto difficile.
 
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giuseo
view post Posted on 24/9/2008, 13:51     +1   -1




CITAZIONE
Rho, presentato il progetto del nuovo Stadio di Genova

Presentato oggi alla Fiera di Rho-Milano il progetto del futuro stadio di Genova, possibile nuova casa dell'U.C. Sampdoria.

«Uno stadio per Genova: un nuovo forte elemento di centralità urbana in un contesto di grande sviluppo e dinamicità». Si apre così il progetto, presentato oggi alla Fiera di Rho-Milano, che le famiglie Garrone e Mondini hanno commissionato, tramite la Golfo s.r.l., allo studio Boeri e al gruppo Giacomazzi per il nuovo impianto dedicato al calcio da creare a Genova: per la nuova casa, insomma, dell'U.C. Sampdoria. E Riccardo Garrone ne è insieme soddisfatto ed entusiasta. Il progetto, prima ancora di venire svelato, riscuote curiosità: nei media, che affollano come previsto la sala, ma anche tra gli addetti ai lavori e tra il semplice pubblico, interessato alla grande novità.

Le linee-guida e la qualità. Da dove parte l'idea di questo nuovo impianto? Spiega ancora la brochure: «Affrontare il tema della realizzazione di un nuovo stadio per una moderna società calcistica richiede oggi una riflessione attenta sul panorama delle nuove realizzazioni in Europa, sulla loro forma e tipologia e sulle loro implicazioni urbanistiche, simboliche, culturali». E allora l'analisi dei grandi stadi (come il Maracanà, l'Old Trafford, l'Allianz Arena) porta ad individuare alcuni elementi di qualità dai quali non si può prescindere: immagine, per restituire un segno architettonico forte e riconoscibile; accessibilità, per favorire l'affluenza di diverse categorie di utenti con ogni mezzo di trasporto; efficienza, per garantire la versatilità del campo da gioco; comfort e visibilità, per vivere l'evento in modo confortevole in ogni anello e settore e allo stesso tempo garantire una buona fruibilità della manifestazione; sicurezza, che significa realizzare un ambiente che possa essere frequentato da ogni utente; polivalenza, per avere luoghi che siano contenitori dal programma complesso; e infine redditività, cioè inserire nell'area attività commerciali che rafforzino il marchio stadio. Queste, insomma, le linee-guida che portano al nuovo stadio.

Aeroporto, la scelta migliore. «Lo studio per la localizzazione di una nuova struttura per il calcio professionistico a Genova - recita il progetto - è partito dalla valutazione delle potenzialità insediative offerte dal territorio attraverso un censimento delle aree disponibili e dal loro successivo raffronto». Sei erano le aree candidate ad ospitare lo stadio (l'aeroporto, Cornigliano, Trasta, Calata Sanità, piazzale Kennedy e un'isola sul mare), con la zona di Marassi aggiunta in considerazione delle sue potenzialità di trasformazione e ristrutturazione. Non c'è partita: niente come l'area dell'aeroporto soddisfa in pieno le richieste qualitative alla base del progetto.

Il nuovo stadio. Ed eccolo, il progetto: uno stadio da oltre 30.000 posti (34.149 su due anelli: 10.362 il primo, 23.787 il secondo) collocato a ridosso dell'aeroporto Cristoforo Colombo. «L'area è collocata in un contesto urbano di grande sviluppo e dinamicità - è il commento che illustra la scelta -, entro il quale la costruzione dello stadio può rappresentare un elemento di sicura rilevanza». E poi ancora, per capire come inserire un'opera di tale livello all'interno del tessuto cittadino: «Il necessario potenziamento della rete infrastrutturale e la realizzazione di connessioni pedonali correlate all'impianto sportivo si prospettano come un'importante risorsa per la messa a sistema di tutti gli interventi previsti oltre che un forte elemento di attrazione per altre nuove trasformazioni. Le preesistenze, come nel caso dell'aeroporto, non solo sono considerate come dati contestuali con cui rapportarsi, ma sono assunte come risorse per la valorizzazione di nuove relazioni urbane e metropolitane per questa parte della città. La favorevole posizione del sito nell'ambito dell'area metropolitana genovese e le trasformazioni che vi sono in corso consentono infatti di prevedere che la realizzazione del nuovo stadio possa costituire un nuovo forte elemento di centralità urbana». Con oltre 7.000 nuovi posti auto, una passerella pedonale ed una nuova funicolare collegata al polo tecnologico dell'IIT agli Erzelli, una nuova stazione ferroviaria a 500 metri dall'impianto e 75.000 metri quadrati di aree commerciali. I tempi? 15-18 mesi per l'approvazione del progetto, 3 anni per la realizzazione: vale a dire, stadio che potrebbe essere pronto nel 2012.

Sicurezza prima di tutto. Delle richieste, una sta in particolar modo a cuore al presidente Garrone: «Quello della sicurezza - sottolinea - è stato il primo aspetto considerato visto il circuito negativo in cui è finito il calcio italiano... Questa proposta, fatta prima di tutto alla città di Genova e poi al mondo calcistico nel suo insieme, coincide con la forte volontà del governo di far tornare interesse e passione per questo sport in tutta quella gente che se ne è allontanata. Mi sembra sia un progetto di grande valore, quello che presentiamo: per la Sampdoria e soprattutto per la città».

Una rivoluzione urbana. E' davvero una rivoluzione, questo nuovo impianto? Garrone sorride: «Di certo Genova, rispetto ad altre realtà, è una città piccola. Credo che lo stadio sia importante per delegazioni come Cornigliano e Sestri Ponente che, pur godendo di benefici occupazionali ed economici, hanno sofferto per la presenza delle acciaierie e delle industrie. Immagino si possa essere di fronte ad un grande salto di qualità».

La Samp dei giovani. Poi c'è la Sampdoria, a ridosso della zona Uefa nonostante le mille traversie di una stagione difficile: «Il nostro campionato è stato assolutamente positivo - dice con forza Garrone -, basti pensare che ad un terzo del cammino ci siamo ritrovati con un solo attaccante... Forte, perché Quagliarella è un grande attaccante, ma pur sempre uno solo... La cosa bella è quel che ha fatto il settore giovanile, che cinque anni fa non era messo granché bene: si è fatto tanto perché il vivaio è un patrimonio della società, e i risultati ottenuti dalla Primavera e dalle altre leve sono un premio alla politica che abbiamo deciso di seguire». Il nuovo stadio, insomma, è anche per loro.

 
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Pesk
view post Posted on 24/9/2008, 16:58     +1   -1




Stadi nuovi, efficienti, funzionali e di proprietà!!

Questa è la via!!!
 
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mapi72
view post Posted on 24/9/2008, 22:03     +1   -1




Sono d'accordo,però prima (dopo la meravigliosa partita di stasera )vorrei una squadra un pò più competitiva! :( :( :( O chiedo troppo?
 
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Pesk
view post Posted on 24/9/2008, 22:47     +1   -1




CITAZIONE (mapi72 @ 24/9/2008, 23:03)
Sono d'accordo,però prima (dopo la meravigliosa partita di stasera )vorrei una squadra un pò più competitiva! :( :( :( O chiedo troppo?

Mapi, concordo con te al 110%­
 
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IL DORIANO
view post Posted on 25/9/2008, 08:04     +1   -1




Io invece concordo con Mapi al 200% !!!!

Prima la squadra e poi il resto. Ieri è stato uno spettacolo inguardabile. Giocatori come Bonazzoli , Stankevicius, Mirante sono da serie B. Starebbero bene tutti e tre nel Brescia. Non titolari nella Samp.
Cassano è stanco e forse anche un po avvilito nel vedersi attorno gente che non sa giocare a pallone.
A che serve il dribbling e l'assist se non viene seguito da nessuno? Tutta gente in ritardo o che non capisce l'assist.
Nessuno sa crossare decentemente fatto salvo i cross dalla bandierina battuti da Palombo.
E quando il cross ( fortuitamente) arriva Bonazzoli è come se non ci fosse.
Sammarco non ne azzecca più una, Delvecchio il solito pasticcione arruffone che fa quel che sa e quel che può.
Avere dei giovani in panchina per Mazzarri non conta niente. Sono giovani, hanno solo 20 anni quindi non possono e non devono giocare.
Anche se la partita si sta spegnendo sullo 0-0. Anche se si stanno buttando via punti in casa. Niente. Sono giovani quindi non devono giocare.
Non so che male farebbe se Fornaroli entrasse in campo. Peggio di così non si può fare. Magari ci sta la zampata vincete.
Ma invece niente. Nessuna possibilità, nessun cambiamento.
Non riusciamo a far gol con Bonazzoli? Allora dentro due centrocampisti, Dessena e Delvecchio. Una giovane punta MAI.
E alla fine abbiamo tre punti, le altre volano e sabato c'è la Juventus arrabbiata.
C'è da star sereni?
Complimenti a Mazzarri e a tutta la società.
 
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Lexoto
view post Posted on 25/9/2008, 09:38     +1   -1




Beh concordo con te. Un inzio difficile senza dubbio. Sicuramente spettava all'allenatore osare di +. Se abbiam speso 3.5 milioni per fornaroli sicuramente deve giocare. Sicuramente ha delle potenzialità. Sicuramente se nn gioca non sapremo mai se è un campione o un brocco. Sicuramente Mazzarri deve capire e trovare la quadratura del cerchio.
Forza SAMP
 
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Pesk
view post Posted on 25/9/2008, 17:35     +1   -1




Parole sacrosante del DORIANO.

Ecco perchè sono ancora più incazzato.

E infine una cosa: ma lo vogliamo ammettere che abbiamo fatto un mercato mediocre mentre le altre squadre si sono rafforzate????

 
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142 replies since 8/9/2008, 22:33   1915 views
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